Mag
24
gio
Il club dei 27 e Elena un giorno d’estate @ NUOVISSIMA LIBRERIA CARNEVALI
Mag 24@19:30–21:00

 

 

Proiezione film e cortometraggio e incontro col regista Mateo Zoni e l’attrice Noa Zatta.

La monografia dedicata al regista Mateo Zoni presenta […] tre forme di esistenza mancata (riuscita), secondo la formula del medico e filosofo, orientato nell’analisi heideggeriana del Dasein, Ludwig Binswanger.

Ne Il Club dei 27, Giacomo desidera irresistibilmente entrare nel club dei 27 melomani di Verdi (tante sono le opere ed ognuno ne porta il nome);
Elena al bivio, in un giorno d’estate della sua giovinezza indugia, ascoltando i suoi più profondi pensieri, le sue emozioni affioranti;
Paola (Ulidi) al compimento del suo 18°, festeggiando nella comunità che la ospita da alcuni anni, giura di salvare la sua delicatezza, trattenendo pensieri ed emozioni che la stravolgono ed è pronta a scendere dal padre e dalla madre da cui tutto sembra provenire e ad affrontare l’età adulta: qui, in queste giovani vite, siamo nella crucialità umbratile dell’esperienza, nella possibilità (la più difficile delle categorie, la più vertiginosa delle prove) di essere liberi per il più autentico poter essere, cui Mateo Zoni presta ascolto ed attenzione, con sensibilità coinvolgente.

Il cineasta Mateo Zoni (Parma – 1979) dal 2001 al 2004 realizza due documentari (Fassbinder, diritto al cuore di Alexanderplatz – 2001 e Rashomon di Ryunosuke Akutagawa – 2004), collabora con Gianni Amelio nel film Il primo uomo (2011) dal libro incompiuto di Albert Camus; dal 2012 ad oggi realizza i tre film – Ulidi piccola mia e Elena, un giorno d’estate – del 2012 e Il club dei 27 del 2017 che presentiamo con la sua presenza.

In collaborazione con Cineblub Astr/azioni

l cineclub ASTR/AZIONI, è stato fondato a Foligno nel 2012, affiliato alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinematografici), come prima sede in via Mazzini, 47 nei locali della Libreria Carnevali, già cinema Astra; si è in seguito spostato nel 2017 in via Piermarini 12, nella Nuovissima Libreria Carnevali.

Attualmente collabora con Sovversioni non Sospette alla Casa Mancia, con lo spazio culturale Zut a Foligno e con la Sala Pegasus di Spoleto.
In rassegne speciali collabora con Young Jazz e La società dello spettacolo.
Ha proiettato finora più di 200 film, classici, moderni e contemporanei.
Il presidente è Roberto Lazzerini, il direttivo è composto da Fabio Celoni (tesoriere), Nicoletta Bottalla, Maura Taddei, Davide Bordoni.

 

Si ringrazia Solares Fondazione delle Arti e Célestes Images.

Mag
25
ven
Le chiavi di casa @ Palazzo Monaldi-Barnabò
Mag 25@19:30–21:00

 

 

Le chiavi di casa di Gianni Amelio [Ger,Fr,It 2004 105’]
con Kim Rossi Stuart, Charlotte Rampling, Andrea Rossi, Alla Faerovich, Pierfrancesco Favino.
Sceneggiatura Gianni Amelio, Stefano Rulli, Sandro Petraglia.
Fotografia Luca Bigazzi.
Montaggio Simona Paggi.

Vincitore del David di Donatello come miglior film nel 2005, è la storia del ritrovato rapporto tra Paolo, quindicenne diversamente abile, e suo padre Gianni. Il viaggio a Berlino diventerà per loro un viaggio di scoperta, l’occasione per conoscersi meglio e riuscire finalmente a comprendersi.

Incontro con lo sceneggiatore Stefano Rulli

Stefano Rulli, regista e sceneggiatore è uno dei grandi maestri del cinema italiano. Nel 1975 dirige assieme a Marco Bellocchio, Silvano Agosti e Sandro Petraglia il documentario Matti da slegare – Nessuno o tutti.
Alla fine degli anni settanta inizia la sua attività di sceneggiatore di film come Mery per sempre di Marco Risi, Le chiavi di casa di Gianni Amelio (vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al festival di Cannes e David di Donatello), La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana (Premio ‘Un certain régard’ al festival di Cannes), Romanzo criminale di Michele Placido, Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti.
Ha vinto quattro David di Donatello per la migliore sceneggiatura e nel 2005 riceve il David di Donatello per la regia di Un silenzio particolare.

 

In collaborazione con PerSo-Perugia Social Film Festival

Il PerSo – Perugia Social Film Festival è un Festival di cinema documentario a tematica sociale. Scopo del Festival è raccontare, attraverso il cinema del reale, il mondo del sociale nelle sue articolazioni più varie, con attenzione ai linguaggi innovativi della documentaristica e alla sua capacità di far dialogare generi diversi nel costante obiettivo di avvicinare un vasto pubblico alle storie e alle tematiche affrontate.

Mag
26
sab
Ulidi piccola mia @ Palazzo Monaldi Barnabò
Mag 26@19:30–21:00

 

 

Ulidi piccola mia [It.2011, 67’], Regia di Mateo Zoni.
Un film con Paola Pugnetti, Giada Meraglia, Marcella Diena, Eleonora Deidda, Marco Romeo.
Liberamente tratto da “Fuga dalla follia – Viaggio attraverso la Legge Basaglia” di Maria Zirilli – MUP Editore.

Paola sta per compiere 18 anni e negli ultimi quattro è stata ospite in una comunità lontana dalla famiglia. Fa ritorno a casa solo per brevi periodi. Figlia di un contadino emiliano e di una donna marocchina è cresciuta tra due culture. Ora deve cominciare a guardare al suo futuro che vorrebbe felice.

in collaborazione con Cineclub AstrAzioni

 

Mag
16
gio
Dafne @ Spazio Astra
Mag 16@18:30–20:15

 

 

 

 

 

 

“Dafne” (IT 2019 – 94’) di Federico Bondi.
Incontro con il protagonista Antonio Piovanelli.
in collaborazione con Cineclub AstrAzioni

Dafne ha trentacinque anni, un lavoro che le piace, amici e colleghi che le vogliono bene.
Ha la sindrome di Down e vive insieme ai genitori, Luigi e Maria. L’improvvisa scomparsa della madre manda in frantumi gli equilibri familiari: Dafne è costretta ad affrontare non solo il lutto ma anche a sostenere Luigi, sprofondato nella depressione.
Grazie all’affetto di chi le sta intorno, alla propria determinazione e consapevolezza, Dafne trova la forza di reagire e cerca invano di scuotere il padre. Fino a quando un giorno accade qualcosa di inaspettato: intraprenderanno insieme un cammino in montagna verso il paese natale di Maria, e, nel tentativo di guardare avanti, scopriranno molto l’uno dell’altra.
Vincitore del Premio FIPRESCI nella sezione Panorama, Berlinale 2019

Federico Bondi è nato a Firenze nel 1975. Laureato in Storia e Critica del Cinema, nel 2008 debutta nel lungometraggio con Mar Nero, in concorso al 61° Festival di Locarno (dove vince il Pardo d’oro alla migliore interprete femminile, il Premio Giuria Ecumenica e il Premio Giuria Giovani) e candidato al David di Donatello per la migliore attrice protagonista e al Nastro d’argento per il migliore regista esordiente.
Dalla fine degli anni novanta è regista di spot e documentari, tra cui Soste (2001), Soste Japan (2002), L’uomo planetario. L’utopia di Ernesto Balducci (2005), Educazione affettiva (2014). Dafne (2019) è il suo secondo lungometraggio di finzione.

Antonio Piovanelli, bresciano si forma alla scuola del Piccolo di Milano e del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Ha lavorato molto in teatro e nel cinema con i più importanti registi italiani.
Tra i suoi film come interprete, ricordiamo: Pianoforte (1983) diretto da Francesca Comencini; Gli occhi, la bocca(1982), Salto nel vuoto (1980) e Il Gabbiano(1977) diretti da Marco Bellocchio; Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci.

Cineclub AstrAzioni di Foligno è un circolo cinematografico migrante che opera, affiliato alla FICC nazionale (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema), in città dal novembre 2012.
La sua prima sede era collocata nella Galleria dell’ex cinema Astra (da cui il nome associativo), in via Mazzini 47, la seconda poi nella Nuovissima Libreria in via Piermarini 12 ed infine alla Casa Mancia in via dei Trinci 44 (indoor e outdoor).
Secondo le collaborazioni, il circolo proietta ovunque.
Le attività comprendono proiezioni cinematografiche, accompagnate spesso, quando possiamo, da incontri con autori, attori, editori in occasione di nuove edizioni di libri, rivisitazioni cinematografiche per anniversari e ricorrenze significative della storia del cinema. 240 proiezioni in in sei anni.
Il circolo è tuttora attivo: dà notizie di sé in cartoline periodiche.

Mag
17
ven
La città che cura @ Spazio Zut
Mag 17@18:30

 

 

 

 

 

 

“La città che cura” (IT, 2018 – 89’) di Erika Rossi.
Incontro con la regista.
In collaborazione con PerSo-Perugia Social Film Festival

Il film racconta una periferia come tante, in cui la solitudine e le difficoltà rendono la vita più difficile: Plinio, un anziano pianista ipocondriaco, non vuole più uscire di casa, Roberto affronta la fatica di vivere dopo un grave ictus, Maurizio paga lo scotto di una vita di eccessi. Grazie al progetto di salute pubblica presente nel quartiere per Plinio, Roberto e Maurizio si aprono nuove opportunità, nuovi scenari di vita in cui mettersi nuovamente in gioco, perchè “curare” significa creare relazioni, conoscere le persone e i loro bisogni, stare insieme e condividere i problemi di ogni giorno.
Vincitore della Borsa di Sviluppo Premio Solinas Documentario per il Cinema 2017

Il progetto cinematografico deve il titolo al libro “La città che cura. Microaree e periferie della salute” (Collana 180 Edizioni Alphabeta Verlag, 2018) di Maria Grazia Cogliati Dezza e Giovanna Gallio.

Erika Rossi, nata a Trieste nel 1974, si trasferisce a Milano dove si specializza presso l’Alta Scuola di Ideazione e Produzione audiovisiva dell’Università Cattolica. Negli ultimi dieci anni ha raccontato storie provenienti dal suo territorio, collaborando con diverse realtà indipendenti del Friuli Venezia Giulia e affermandosi come autrice a livello internazionale.
È due volte finalista del Premio Solinas documentario per il cinema e i suoi progetti sono selezionati a Eurodoc e Archidoc, programmi di formazione europea.
Nel 2012 dirige e produce Trieste racconta Basaglia, vincitore al Trieste Film Festival, menzione speciale al festival Lo Spiraglio di Roma.
Nel 2014 Il viaggio di Marco Cavallo viene presentato al Torino Film Festival e ottiene il Premio Franco Rossano come miglior documentario a tema sociale. Tutte le anime del mio corpo (Italia-Slovenia 2017) è stato presentato in in concorso a Visions du Rèel 2017; vincitore del Premio della Critica SNCCI al Cinepalium Festival e del Miglior Montaggio al Golden Tree International Film Festival di Francoforte. Nel 2018 è una dei registi selezionati alla Berlinale Talent Campus.

Il PerSo – Perugia Social Film Festival è un Festival di cinema documentario a tematica sociale in senso lato.
Scopo del Festival è raccontare, attraverso il cinema del reale, il mondo del sociale nel suo senso più ampio e nelle articolazioni più varie, con attenzione ai linguaggi innovativi della documentaristica e alla sua capacità di far dialogare generi diversi; nel costante obiettivo di avvicinare un vasto pubblico alle storie e alle tematiche affrontate.
Il sociale di cui il PerSo si occupa tratta di vite, che vuole restituire attraverso uno sguardo fuori centro, con sfaccettature che scompongano la foto per poi riproporla in completezza, e con una diversa visione.

Mag
18
sab
Life animated @ Supercinema Clarici
Mag 18@19:00–20:45

 

 

 

 

 

“Life animated” (USA 2016 – 89’) di Roger Ross Williams.
in collaborazione con Uscite di Emergenza

Il documentario illustra la vita di Owen, un soggetto autistico la cui comunicazione con il mondo esterno è stata resa possibile e in qualche misura è continuamente filtrata dal mondo dei film di animazione della Disney che lui adora. Il protagonista affronta la sua crescita con grande coraggio, spinto dai suoi “eroi immaginari” che lo accompagnano sempre.

Il film si basa sul libro Life, Animated: A Story of Sidekicks, Heroes, and Autism scritto dal padre del protagonista, Ron Suskind, noto giornalista di carta stampata.

Il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali il Premio come miglior regista di documentario al Sundance Film Festival 2016, Miglior documentario al San Francisco International Film Festival 2016, Special Achievement Award al Annie Award 2017, ed è stato anche candidato all’Oscar come miglior documentario nel 2017.

Uscite di Emergenza è il progetto nato a Foligno dalla collaborazione tra BlackSheep, Strabismi e Cinema Clarici per rivendicare la centralità delle sale cinematografiche di città e difenderne il ruolo di catalizzatori di esperienze culturali collettive.
Dal 2017 porta sul grande schermo contenuti non convenzionali, dalle retrospettive ai documentari passando per il cinema in lingua originale e i grandi classici.

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