Grosso Modo Asfavellante Stanlocco

Quando:
16 maggio 2019@21:30–23:30
2019-05-16T21:30:00+02:00
2019-05-16T23:30:00+02:00
Dove:
Auditorium San Domenico
Piazza della Repubblica
06034 Foligno PG
Italia
Costo:
10 €

 

 

 

 

 

Grosso Modo Asfavellante Stanlocco” performance teatrale del
laboratorio Pensiero Astratto a cura di C.L.Grugher e Michelangelo Bellani con la collaborazione di Giulia Battisti e Odette Furiani

in collaborazione con Ente Giostra della Quintana
dedicato al maestro Marco Micciarelli

con: Giuditta Barbini, Cinzia Tini Brunozzi, Barbara Camuffo, Simone Canafoglia, Riccardo Capasso, Gianluca Capodicasa, Enrico Carbonari, Sabina Catenuto, Gabriele Celi, Cristina Crescentini, Sara Ercoli, Michela Fabbri, Mauro Fusi, Katia Giorgetti, Roberto Lezi, Gabriella Magli, Emanuela Magnini, Pietro Massimi, Daniele Monari, Marta Pagliochini, Moreno Pensi, Natalia Piantanelli, Silvia Rinaldini, Alessandra Salustri, Samia Sassi, Paola Testa, Trude Tijmensen, Grazia Tulli, Leonardo Zannoli.

Il percorso realizzato quest’anno anche con la collaborazione dell’Ente Giostra della Quintana di Foligno, ha declinato vari temi collegati ‘grosso modo’ al Barocco.
I concetti di ‘sfarzo’ e ‘nobiltà’, immediata connotazione di uno stile, hanno avviato un processo di creazioni o ricreazioni che ha fornito la traccia sulla quale sviluppare una serie di improvvisazioni teatrali con la consueta libertà di pensiero e di movimento che caratterizza oramai da otto anni il nostro pensiero astratto.
Come in un fondale dipinto nello spazio prende vita un ambiente che si trasforma nel corso della performance. Il canovaccio di una fiaba e la parola narrata diventano una guida a favore dell’immagine e del gesto asfellante, stanlocco. Grosso modo allora non va letto come un livello di approssimazione e superficialità ma è una chance che le cose hanno di essere riviste creativamente, rieditate. Qualcosa come un’opportunità sguincia che il minore ha di essere maggiore, che la bassezza ha di essere altezza, che la difficoltà ha di trasformarsi. Del resto nell’universo Grosso modo asfellante stanlocco, noblesse oblige!

C.L. Grugher, regista-performer, inizia il suo percorso alla fine degli anni ‘70 frequentando l’MTM di Roma. Studia fra gli altri con l’attrice Anne Marie Gölde della Scuola Fersen. Primo Mimo al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Negli anni ‘80 partecipa a diversi workshop incontrando J. Grotowoski, Eugenio Barba e Lindsay Kemp, Julian Janowski, Danio Manfredini, Bruno De Franceschi, tutti maestri che condizioneranno la sua etica di lavoro. Collabora con compagnie come Teatro Settimo Torinese, Teatro Nucleo di Ferrara e Teatro Tascabile di Bergamo, Teatro di Sacco di Perugia. Dirige laboratori all’interno di carceri, scuole e quartieri disagiati di Napoli (Rione Sanità), Palermo (quartiere Zen) e Milano (Leoncavallo). Nel 2007 fonda insieme a Michelangelo Bellani e Marianna Masciolini La società dello spettacolo, gruppo di ricerca teatrale di cui è regista, performer e formatore. Nel triennio 2015-2017 è stato co-curatore della rassegna internazionale Performing Santa Caterina nell’ambito del progetto di residenza artistica Foligno InContemporanea sostenuto da Mibac e Regione Umbria.
Dal 2011 conduce il laboratorio teatrale Pensiero Astratto promosso dall’associazione Liberi di Essere dedicato agli utenti dei Centri di Salute Mentale. Dal 2016 è co-curatore de L’altra Mente Festival dedicato al disagio mentale.

Michelangelo Bellani, autore, regista e attore. Si laurea in Filosofia all’Università di Perugia con una tesi su Pasolini e Debord. Nel 1997 fonda – con Marianna Masciolini e un manipolo di amici – la compagnia giovanile dell’Olt, residente presso il Teatro Subasio di Spello di cui per un biennio cura la direzione artistica e nel 2000 per la realizzazione del progetto teatrale La scala della buona novella collabora con il “Premio Oscar” Carlo Rambaldi. Ha lavorato come aiuto-regista, attore e regista in documentari, cortometraggi e film in produzioni indipendenti, Rai e Mediaset. Ha pubblicato i saggi L’estetica della presenza e La carne dell’io o la scrittura dell’invisibile in “Davar”, a cura di Anna Giannatiempo Quinzio, Edizione Diabasis. Con C. L. Grugher e Marianna Masciolini ha fondato e diretto dal 2007, La società dello spettacolo ricevendo numerosi riconoscimenti (Premio Independents ArtVerona 2014, Premio Scenario per Ustica 2015, In-Box 2016, Premio Museo Cervi- Teatro per la Memoria 2017). Il documentario Sòccantare di cui è co-autore e regista riceve il Premio Umbria in celluloide al PerSo Film Festival 2015. Nel triennio 2015-2017 è stato co-curatore della rassegna internazionale Performing Santa Caterina nell’ambito dei progetti di residenza artistica istituiti dal Mibac e dal 2016 è co-curatore artistico del Festival L’altra Mente dedicato al disagio mentale.

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