I.F. IPOTESI FOOL

Quando:
25 maggio 2017@21:00
2017-05-25T21:00:00+02:00
2017-05-25T21:15:00+02:00
Dove:
Auditorium San Domenico
Via Federico Frezzi
6, 06034 Foligno PG
Italia
Costo:
10€

 

 

I.F. IPOTESI FOOL

performance atelier teatrale svolto in collaborazione con i CSM territoriali Usl Umbria 2 promosso dall’Associazione Liberi di Essere a cura di La società dello spettacolo

con: Giuditta Barbini, Giorgio Bartoloni, Andrea Bazzoffia, Gianluca Capodicasa, Andrea Cerri, Sara Ercoli, Michela Fabbri, Mauro Fusi, Sonja Gherardelli, Roberto Lezi, Gabriella Magli, Emanuela Magnini, Marco Micciarelli,
Daniele Monari, Cristina Mondi, Stefano Pacifici, Moreno Pensi, Nazario Profeta, Semia Sassi, Michele Sbicca, Federica Tarquini, Paola Testa, Grazia Tulli.
Questa “Ipotesi” tratta dal Re Lear, chiude un triennio di lavoro dedicato a Shakespeare (Amletici 2015, Riccardi terzi, 2016). Il Fool del Re Lear, l’ultimo dei celebri court-fools shakespeariani, è il matto per eccellenza, l’unico che parla di sé in prima persona e con una reale autocoscienza in grado di esprimere la sottile distinzione fra uno “sweet fool” (matto dolce) e un “bitter fool” (matto amaro). Considerato a volte come un clown, un idiota o un saggio che svela con ironia la realtà più amara, un santo, oppure un oppresso, qualcuno che può valere, a seconda delle interpretazioni, tutto e niente come il Jolly delle carte da gioco, Shakespeare ne fa il contraltare  dell’autoaffermazione quando Lear detiene il suo potere e, nello stesso tempo, la guida nel caos della sua mente quando il re impazzisce.
“C’è qualcuno qui che mi conosce?”
Grida il pazzo Lear.
La nostra ipotesi non riguarda tanto il luogo comune della follia come vera normalità, ma la possibilità, ben più ardita, della follia come forma di conoscenza.

La società dello spettacolo è un gruppo di ricerca teatrale umbro che si dedica a progetti di drammaturgia contemporanea ispirati a testi filosofici e sociologici, ha avuto l’opportunità di collaborare con pensatori quali Omar Calabrese e Manlio Sgalambro. Le sue produzioni sono state ospitate in festival e rassegne nazionali e in residenze artistiche internazionali. Nella stagione 15/16 vince con lo spettacolo “Gianni” il Premio Scenario per Ustica e Inbox. Per il 2017 è in allestimento la nuova produzione “Non è ancora nato”. Conduce e organizza progetti di riabilitazione attraverso la pedagogia teatrale, “SpazioH”, dedicati al disagio mentale in collaborazione con enti e associazioni umanitarie e con i Centri di Salute Mentale.

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