L’altra mente è tutt’ora e forse irriducibilmente un tema aperto, in cui prima ancora di ogni possibile definizione, individuazione, soluzione, importa un orientamento di comprensione.
L’altra mente è certamente anche una prassi da sperimentare e realizzare, un sentiero da battere con ogni rischio e pericolo del fallimento che, a nostro avviso, non andrebbe mai eliminato perché, in ultima analisi, rimane l’unica via di diritto all’esistenza.
L’altra mente è una possibilità, una risorsa per ogni mente viva, nella realtà.
Con questo empirismo eretico ci siamo avvicinati alla materia e perseguiamo il fine mai definitivo di un’apertura alle diversità, ultimo baluardo di una dignità antropologica.
L’altra mente è un’idea, una traccia, un suggerimento, ma forse più di ogni altra cosa, un invito a partecipare, a superare l’isolamento, a scoprire, dove sembra esserci soltanto un deficit sociale, la forza di un pensiero.
La società dello spettacolo